La seconda “erbaccia” qui spiegata è il Cichorium inthybus, nota anche come indivia azzurra, un’erba comune che cresce spontaneamente lungo i cigli stradali, i margini dei campi e nei terreni abbandonati. E’ una pianta originaria dell’Europa ed è stata introdotta in molti altri paesi del mondo, come gli Stati Uniti nei quali è naturalizzata.
L’indivia azzurra fa parte della famiglia delle Asteraceae (fiori con tanti petali, come ad esempio le margherite), è parente stretta dell’insalata “indivia” (Cichorium endivia), conosciuta da tutti, ed è coltivata fin dai tempi antichi per le radici, le foglie e i fiori.
Amata da api, farfalle e sirfidi, fiorisce da luglio ad ottobre raggiungendo un’altezza massima di circa 1 metro e mezzo con bei fiori solitari di color viola-azzurro.
Gli Egizi usavano le foglie e i fiori nelle insalate e cucinavano le radici come verdura (come citato nel Papiro di Ebers, 1500 a.C.). Sappiamo che era apprezzata anche da Greci e Romani grazie a ciò che scrivono Plinio e Teofrasto sulle proprietà di questa pianta: il medico greco Galeno sembra la consigliasse per guarire malattie che colpivano il fegato.
La pianta di cicoria svolge un’azione depurativa, grazie al suo sapore amaro ( dato dalla presenza di acido cicorico) che aumenta la produzione di bile ed è quindi usata come tonico per la cistifellea e il fegato. Inoltre ha anche proprietà diuretiche che la rendono ottima per combattere sia i reumatismi e la gotta perché elimina l’acido urico dal corpo, sia la cellulite in quanto combatte la ritenzione idrica. La cicoria presenta anche proprietà antinfiammatorie e antianemiche perché ricca di ferro, ed è utile nelle diete prive di carne. Le radici di questa pianta essiccate e macinate si usano come succedaneo del caffè e i birrai aggiungono la cicoria tostata alla birra scura per conferirvi questo aroma particolare.
La cicoria è uno dei fiori usato nel famoso orologio floreale del botanico Linneo in quanto i fiori di questa specie si aprono quando sorge il sole verso le 6 del mattino e si richiudono quando il sole è allo zenit, verso mezzogiorno.