Questa pianta forse già la conoscete, l’avrete sicuramente vista ai bordi delle strade, nei parchi e giardini pubblici. Ha un magnifico fiore dal colore violaceo che sfuma verso il bianco, cinque petali a forma di cuore ben visibili e distanziati uno dall’altro. Il suo nome scientifico è “Malva sylvestris”, appartenente alla famiglia delle Malvaceae, come il tiglio, è originaria dell’Europa ed è diffusa in zone mediterranee e montane fino ai 1300metri di altitudine. E’ una pianta eliotropica, ossia orienta i suoi fiori secondo il corso del sole. I greci e i romani ne facevano largo consumo, i pitagorici la consideravano una pianta sacra, mentre Carlo Magno la volle come pianta ornamentale nei suoi giardini.
Il nome di queste piante deriva dalle loro proprietà benefiche. “Malva” deriva dal latino “mollire alvum” e ha il significato di “rendere molle” e dal greco “malachè” ovvero “lumaca”, proprio per le proprietà emollienti presenti in queste erbe.
La malva contiene mucillagini nelle foglie che regolano l’intestino e disinfiammano le mucose; flavonoidi, antociani e tannini, soprattutto nei fiori, che agiscono come antinfiammatori generici e diverse vitamine, tra le quali A, C e B1, e sali minerali che curano la pelle. Ma la sua proprietà più importante è quella lassativa: viene usata contro gastriti, cistiti, coliti; ma anche tosse, bronchiti, afte; la sua radice invece viene usata la per la pulizia dei denti ed impiegata per creme emollienti e depurative, oltre che in shampoo adatti per la cura dei capelli fragili.
La pianta di malva è davvero un’insieme di principi e proprietà favolose per il nostro organismo, basta conoscerla; per cui quando vi trovate in un parco o camminate sul marciapiede, volgete uno sguardo di ammirazione per questa erba così bella e affascinante.